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Il contesto

L’economia del territorio è ancora legata alla agrumicoltura, ma recentemente sono sorte attività imprenditoriali nel campo del digitale e della ricezione turistica. Sono presenti diversi medio-piccoli centri commerciali. Rilevante il patrimonio culturale e paesaggistico, anche se largamente inutilizzato. E’ presente nel territorio una vasta rete di associazioni di carattere culturale, di volontariato o sportive impegnate in attività spesso condivise con gli istituti di istruzione superiore. Anche la presenza di quasi tutti gli ordini di scuola nella città di Lentini si ritiene possa costituire un utile presupposto per lo sviluppo economico e civile. La struttura urbana non presenta significativi cambiamenti rispetto all’ultimo ventennio a fronte di una popolazione sostanzialmente stagnante. Non sono presenti macroscopici fenomeni di abusivismo edilizio, salvo che per la zona a mare; il Comune di Lentini e’ dotato di un PRG che però va aggiornato essendo scaduto nel 1998. Il comune di Lentini e il territorio dei comuni limitrofi di Carlentini e Francofonte si trovano al centro di un’area discretamente servita sul piano delle infrastrutture: autostrada, due porti (Augusta e Catania) e due aeroporti (Catania e Comiso), una linea ferroviaria facilmente intercettabile.. E’ presente anche, a qualche chilometro del centro abitato, un grande bacino artificiale che convoglia le sue acque principalmente verso l’agricoltura. I flussi migratori sono nella media regionale e nazionale.
La difficile situazione economica derivante dalla crisi del comparto agrumicolo e dalla sopraggiunta congiuntura negativa a livello mondiale, ha incrementato i flussi migratori in uscita relativi principalmente alla manodopera qualificata. I giovani in molti casi si spostano verso le regioni del nord gia’ per gli studi post-diploma. L’economia agricola non presenta segnali di uscita ne’ sotto il profilo di strutture associative o di consorzi, nè in tema di
riconversione produttiva. Il tasso di disoccupazione dal 2008 al 2012 si assesta intorno al 34%, in forte aumento rispetto al triennio precedente il cui dato era stato rilevato al 23%. Le poche industrie o macroattività artigianali presenti nel territorio operano in contesti privi di opere di urbanizzazione primaria e quindi di sicurezza e decoro. I quartieri periferici in molti casi mancano di opere di urbanizzazione. E’ carente la comunicazione tra scuole e uffici comunali nella segnalazione di casi di abbandono scolastico o di inadempienza. Il territorio non dispone
di comunità terapeutiche residenziali o semiresidenziali per soggetti con dipendenze patologiche o con disturbi mentali. Sarebbe sicuramente auspicabile un maggiore coinvolgimento a favore delle scuole, nelle attività di prevenzione del disagio. Un pesante vincolo a politiche sociali spinte e alla stessa tutela del territorio è dato dalla mancanza di risorse dell’Ente Locale. Il Comune si trova attualmente in condizione di dissesto economico.

L’istituzione nel suo insieme ha tre sedi distinte facilmente raggiungibili con mezzi propri o di linea dagli utenti. Tra questi il Liceo classico ha notevolmente migliorato il proprio assetto sul piano della sicurezza grazie ad un progetto europeo di notevole impegno. L’istituzione nel suo insieme e’ destinataria di risorse provenienti dai progetti FSE e FESR. In particolare il progetto FSE finanzia il piano integrato che prevede la realizzazione di progetti volti a migliorare sia i livelli di conoscenza e di competenza degli studenti, che le competenze del personale docente.
I finanziamenti ottenuti con i progetti FESR negli ultimi anni hanno consentito di migliorare la qualita’ degli strumenti in uso nella scuola. Sono infatti operanti diversi laboratori, di lingue, scienze, fisica, normalmente utilizzati. Quasi tutte le aule sono fornite di LIM e la scuola e’ sufficientemente dotata di tablet per i docenti. Questi strumenti se ben valorizzati contribuirebbero in modo sensibile al miglioramento delle attivita’ didattiche e dei rapporti scuola – famiglia.

La contrazione delle spese degli enti locali e l’esiguita’ del contributo familiare volontario limitano le risorse e i servizi che la scuola puo’ offrire. L’edilizia scolastica richiede continui interventi di manutenzione a cui, non sempre provvedendo l’ente locale di riferimento, la provincia, ne’ con interventi diretti, ne’ con finanziamenti, deve provvedere la scuola. La scuola ha difficolta’ a reperire le risorse per rinnovare arredi e attrezzature, e rendere funzionanti alcuni dei suoi laboratori. Gli strumenti informatici hanno bisogno in parte di essere rinnovati e a seguito dell’accorpamento operato negli ultimi anni e quindi dell’aumento della popolazione scolastica non sono del tutto sufficienti a coprire le esigenze di tutti gli utenti. Spesso non sono usati per problematiche legate alla lentezza e discontinuita’ della rete Internet.